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Romanistik in Geschichte und Gegenwart 27,1


Romanistik in Geschichte und Gegenwart (RomGG) 27,1. 2021. 116 Seiten.
2366-0783. eJournal (PDF)
DOI: 10.46771/2366078300271
EUR 81,00


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Abstracts

Hennemann, Anja: « Maintenant, ce que je voudrais dire avec ce billet… ». Entstehung, Wandel und Funktionen von maintenant

La présente contribution analyse le mot fr. maintenant et ses fonctions temporelles et discursives. En tenant compte des exemples des corpus Frantext et frTenTen, nous proposons de considérer maintenant comme un cas de changement constructif. Dans ce contexte, nous devons tenir en compte les concepts de grammaticalisation et de pragmaticalisation. Nous nous concentrerons en particulier sur l’usage de maintenant qui ne peut être décrit comme purement temporel, mais plutôt comme discursif. Dans ce contexte, il convient de souligner l’utilisation « hybride » de maintenant, c’est-à-dire l’utilisation qui n’est ni temporelle ni structure-t-elle clairement le discours.

Kiegel-Keicher, Yvonne: Von Zoonosen und Vakzinen – Zur Popularisierung von Fachsprache während der Corona-Pandemie: Das Deutsche und romanische Sprachen im Vergleich.

Dès le début de la pandémie de COVID-19 des termes techniques ont passé des langues de spécialité à la langue commune en un nombre jamais vu auparavant. Lors de leur entrée dans la langue commune, ces termes provenant des domaines de la virologie, de l’infectiologie et de l’épidémiologie doivent être considérés comme des néologismes. La vulgarisation ou popularisation rapide de vocabulaire médical, qui vise la communauté linguistique entière, concerne toutes les langues qui sont utilisées pour communiquer sur la pandémie. Prenant pour base des textes d’information publiés par les ministères de la santé on étudie dans cet article comment les termes spécialisés sont créés en allemand, en français, en espagnol et en portugais, comment ils deviennent productifs et à quelles conditions ils franchissent la barrière de la langue commune.

Lobin, Antje: Comunicazione specialistica e multilinguismo: sfide per il linguaggio medico in Ticino.

Il presente contributo è dedicato alla Svizzera italiana e individua una lacuna all’interfaccia della ricerca sui linguaggi specialistici, del multilinguismo e della linguistica di contatto. Per molto tempo in Ticino non esisteva una facoltà di medicina e farmacia, motivo per cui la formazione si è svolta nella parte tedesca o francofona del Paese o in Italia. La situazione sta cambiando, in quanto dal 2020 i futuri medici possono conseguire un master triennale in medicina presso l’Università della Svizzera italiana. I corsi si svolgono in inglese. Il programma di bachelor si svolge, in parte in tedesco, in parte in inglese, presso le università partner di lingua tedesca di Basilea e Zurigo. In passato, questa particolare situazione di formazione medica ha già portato ad una serie di peculiarità nel linguaggio della pratica medica quotidiana. In questo contributo si delinea la situazione della ricerca per quanto riguarda l’italiano in Ticino e si presenta il profilo della lingua italiana in quest’area. Successivamente si passa alla visione esemplificativa delle specificità della comunicazione medica in Ticino e si traccia un programma di ricerca, che permetterebbe di registrare sistematicamente lo stato specifico tra pianificazione linguistica e norma d’uso fluttuante, i principi della formazione analogica, i principali fattori d’influenza così come le frequenze delle denominazioni concorrenti.

Vittore, Tania: La scrittura femminile privata nella Svizzera italiana del ʻ700.

L'italiano dei semicolti ha interessato la linguistica italiana solamente a partire dagli anni ‘70 sia nel territorio italiano che in quello d’Oltralpe. La maggior parte degli studi, a partire dalla ricerca svolta dall’austriaco Leo Spitzer su lettere private scritte da prigionieri durante la prima guerra mondiale, si è concentrata sulla scrittura privata di uomini di guerra. Le caratteristiche principali che accomunano queste scritture sono il grado d’istruzione degli scriventi e lo scopo della scrittura usata come unico mezzo per comunicare con familiari o conoscenti residenti in un altro paese. In questo contributo si vuole indagare, invece, la scrittura privata di scriventi donne. Si tratta di quattro donne di estrazione medio-borghese, originarie e residenti nella Svizzera italiana nel XVIII secolo. Lo studio si basa su lettere private edite da Sandro Bianconi (2013) e mira alla realizzazione di un campione di glossario del lessico dialettale al fine di contribuire alla ricostruzione della storia linguistica dell’italiano scritto delle donne nella Svizzera italiana.

Zeitschriftenschau

Eufe, Rembert: Portrait: Rembert Eufe.